In occasione della Stockholm Design Week 2015, alcuni designer islandesi e finlandesi hanno unito le proprie forze e “sono andati a convivere” nel centro di Stoccolma, in un appartamento funzionante al tempo stesso come spazio di vita-lavoro, ambiente espositivo e luogo di eventi, workshop e feste.
L’espressione “andare a convivere” (move in together) non è usata a caso, dal momento che l’intento dell’esperimento è proprio quello di giocare sui “doppioni” che spesso saltano fuori nel momento in cui due persone vanno a vivere assieme: l’esibizione si propone, ovvero, come una riflessione sui temi comuni (o non) del design contemporaneo dei paesi coinvolti.
I curatori Hlin Helga Guðlaugsdóttir, Elina Aalto e Marika Tesolin hanno inoltre decorato l’appartamento di We live Here con un’esibizione di prodotti finlandesi, svedesi e islandesi attentamente selezionati in modo tale da comunicare linguaggio, cultura del materiale, approcci e tematiche attuali del design. La scelta dei pezzi da mettere in mostra ha via via fatto emergere dei temi ricorrenti, adottati a linea guida del processo di selezione. Nessuna intenzione di proporre un compendio delle realtà finnico-islandesi:
“Il nostro obiettivo è mettere in evidenza ciò che è interessante oggi, piuttosto che “la novità” che invece tende a dominare il dibattito sul design. Aspiriamo a rivelare le forti potenzialità e la rilevanza dei designers finnici e islandesi sulla scena del design nordico oggi”.
Come in un Gesamtkunstwerk, la vita nell’appartamento diventa pretesto di creatività, nulla è lasciato al caso, ogni aspetto della comunicazione e del quotidiano è pensato: logo e visual identity sono di Siggi Odds e il font Landnáma di Guðmundur Úlfarsson, entrambi graphic designers di Reykjavík; sui muri sono appesi i gioielli di Águsta Sveinsdóttir, STAKA, Kría Jewelry e Fiona Cribben e le scarpe di Kronkron e Minna Parikka, gli armadi accolgono gli abiti di Magnea Einarsdóttir, Kronkron, R/H e Vimma; gli impianti sonori installati dai Lexter Sound Architects non hanno emesso che mixati di Nordic Playlist e le trasmissioni incomprensibili in suomi e íslensku di Radio Aalto e Alvarpið; gli chef Sami Tallberg e Fannar Vernhardsson hanno elaborato invece un menu basato sulle tradizioni culinarie finniche e islandesi e, manco a dirlo, pienamente veggy, local, ultra-stagionale, occasionalmente “selvatico”.
L’approccio a tutto tondo del progetto dà vita ad un’esposizione che non sembra un’esposizione, ma anche qualcosa di più: un luogo in cui interagire con creativi e fra creativi. Il luogo dell’intimità e del comfort per eccellenza (la casa) si mescola al luogo d’incontro, alla galleria e al luogo d’apprendimento. Convivialità è la parola d’ordine. L’evento riesce a inquadrarsi a pennello in un contesto in cui concetti come “co-housing” e “co-working” prendono sempre più piede.
Molti degli oggetti esposti possono essere acquistati all’asta su Lauritz.com.
Ricchissima la lista di designer coinvolti:
dalla Finlandia: Aalto+Aalto, Arela, Martin Born, Choice, Com-pa-ny, CTRL, Error Collective, Hanna Anonen, Flora & Laura, Harri Koskinen, Iina Vuorivirta, Kasper Nyman, Katriina Nuutinen, Kirsi Enkovaara, Klaus Haapaniemi, Kustaa Saksi, Kuula + Jylhä, Linda Linko, Mari Isopahkala, Maija Puoskari, Man Yau, Mika Tolvanen, Mikko Laakkonen, Minna Parikka, Poiat, POP table, R/H, Saana ja Olli, Tanja Sipilä, Teemu Järvi, Teemu Keisteri, Vainio Seitsonen, Vimma, &Bros.
dall’Islanda: Ágústa Sveinsdóttir, Anna Thorunn, Berlinord, Brynjar Sigurðarson, Dora Hansen, Dögg Design, Finnsdottir, Fiona Cribben, Færid, Garðar Eyjólfsson, GO FORM, Ihanna, Hanna Dís Whitehead, HAF Studio, Hugdetta, Katrin Olina, Kría Jewelry, KRONbyKRONKRON, Magnea Einarsdóttir, MARÝ, Orri Finn, Postulina, Scintilla, Sigga Heimis, Sigga Rún, Siggi Eggertsson, Snæfrið & Hildigunnur, STAKA, Studio Bility, Tinna Gunnarsdóttir, TOS Design, Unnur Valdís, Umemi, Vík Prjónsdóttir, Volki, Þórunn Arnadóttir, Össur.
dalla Svezia: Chorin by Katrin Greiling & Parasto Backman, Form Us With Love, Färg & Blanche, Monica Förster, Studio Greiling, TAF Architects.