Meeting Architecture è un progetto nato lo scorso anno, a cura di Marina Engel, già responsabile del Programma di Architettura alla British School at Rome che, in collaborazione con il “Royal College of Art” di Londra, ha dato vita ad un ciclo di lezioni, mostre-studio e performance.
È già partita da ottobre la seconda edizione che ha visto come protagonisti Eric Parry e l’artista Richard Deacon.
L’obiettivo di questi incontri, che continueranno fino a giugno 2015, è quello di analizzare sotto diversi aspetti il rapporto tra architettura e altri processi creativi, che vanno dall’arte alla scienza fino alla politica.
È nell’ottica dell’analisi del rapporto intrinseco che c’è tra architettura e creatività, che mercoledì 17 dicembre alle ore 18.00, presso la British School at Rome, si terrà il settimo incontro del Meeting Architecture dal titolo “La guerra come energia creativa: l’architettura britannica 1939-1945″.
L’ospite della conferenza presentata da Franco Purini sarà Jean-Louis Cohen, architetto e storico, titolare della cattedra Sheldon H. Solow di Storia dell’Architettura all’Institute of Fine Arts, la cui ricerca è incentrata soprattutto su avanguardie architettoniche. Cohen è anche curatore della mostra “Architettura in uniforme. Progettare e costruire per la seconda guerra mondiale” in programma al MAXXI dal 19 dicembre 2014 al 3 maggio 2015.
In programma ci sono altre conferenze il cui filo conduttore è l’architettura relazionata ad un’altra disciplina.
Il 17 febbraio 2015, Wouter Vanstiphout, lo storico olandese, affronterà il rapporto tra architettura e politica in una lectio dal titolo: A Clock Jerusalem: Architettura, Politica, Rivolte e la fede in un mondo migliore.
A Maggio sono previste altre due conferenze: la prima avrà come protagonisti Alfredo Pirri e Thomas Schütte nella mostra-studio “Questions?”; la seconda sarà tenuta dal premio Oscar, Dante Ferretti, scenografo pluripremiato che affronterà la l’architettura nella sua relazione con il cinema.