Droni e street art sono un binomio non certo scoperto oggi. Quello che però è sempre sembrato il problema primario era il controllo e la complessità di utilizzo. Con The Flying Pantograph il MIT ha involontariamente risolto il problema: è possibile infatti realizzare disegni o scritte direttamente da una distanza massima di un miglio –per ora– con una precisione sbalorditiva.
Sang-won Leigh e Harshit Agrawal, i due studenti che lo hanno ideato, si sono ispirati al pantografo, le cui tracce si attestano al 1603. L’oggetto veniva utilizzato per duplicare (o scalare) un disegno imitando i movimenti umani che generano le linee e le curve. La nuova versione, The Flying Pantograph, aggiunge a quanto detto, la particolarità di eseguire le suddette operazioni in volo.
Ovviamente le applicazioni di utilizzo sono miriadi e non si limitano certo alla street art, basti pensare a come The Flying Pantograph possa diventare il prolungamento di chi sia affetto da disabilità agli arti o di come si possa utilizzare per progetti di co-working senza che i vari partecipanti siano nello stesso posto.