Un verde delicato colora le immagini che Guilherme Bergamini ha dedicato alle aule abbandonate di una scuola qualsiasi, una scuola anonima brasiliana che diviene protagonista ed essenza critica del percorso analitico del fotografo brasiliano.
Un verde antico lega le immagini di Educação para todos, un filo conduttore, un leitmotiv che le unisce quasi in un’unica immagine, che vuole denunciare un’istruzione precaria e non per tutti.
Istruzione, un diritto universale e bene essenziale che il Brasile ora vorrà assicurare a tutti i bambini.
Una grande sfida che il Paese, segnato da un passato difficile per la democrazia, vuole affrontare e che viene sintetizzata nelle parole di Marcelo Sevaybricker Moreira, professore di Scienze Politiche presso l’Università Federale di Lavras:
“Thus, Brazilian democracy appears to be a dream… the precarious conditions of public education begins in its most elementary dimension – the physical space of schools – and, on the other hand, the ones who are deprived of education are those who could benefit from it the most: the country’s children.”
Oggetti quotidiani che divengono simulacri di arte povera, grandi spazi silenziosi che racchiudono voci di bambini ora adulti, strati sovrapposti di vernice che definiscono sequenze di anni trascorsi, verdi sfumati in tonalità imbrunite dal tempo, muri come quadri, armadi che racchiudono un sapere abbandonato.
Sono le immagini che il fotografo ha scelto per rappresentare un tema di importanza fondamentale per la società: Educação para todos, parole concise e profonde per un titolo che sottintende tanti significati. Democrazia, istruzione, libertà, conquiste, sviluppo, futuro, diritti, doveri e tanto altro.
La fotografia di Guilherme come mezzo di critica politica e sociale, sempre presente e filo conduttore nei suoi innumerevoli progetti premiati in concorsi nazionali ed internazionali, presentati in tutto il mondo in mostre personali e collettive.
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