Affascinata dai modi di vivere dei diversi popoli, dal concetto di casa e comunità, l’artista di San Francisco Whitney Sanford studia da passante la città che la circonda e la esplora approfonditamente.

Utilizzando acquerello, olio, polaroid e collage, l’artista vuole identificare e conoscere “le differenze e le somiglianze tra tutti noi”.
Non è una semplice osservazione dell’apparato urbano, ma una riflessione sul modo di vivere e sulle cause che vi si celano dietro, sulle scelte ingegneristiche differenti per ogni posto legate all’adattamento all’assetto geografico del luogo.

“Il concetto di rifugio è intrinseco in noi. La protezione delle nostre case è ciò che motiva la maggior parte delle nostre decisioni. Ciò che è iniziato come strutture rudimentali, si è successivamente evoluto in dichiarazioni di prestigio e dominio. Inoltre le case hanno trovato diversi modi di esistere perchè molte culture hanno dovuto fuggire da un potere indesiderato e l’innovazione nella loro ricostruzione è sorprendente.”

Utilizzando le fotografie dei droni trovate su Internet come materiale di partenza, Whitney Sanford riesce ad esplorare luoghi e culture remote. Nel trascrivere queste immagini in acquerelli, l’osservazione diventa una ricerca sulla fragilità della vita.
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