Mimmo Jodice ci racconta nella sua raccolta Mediterraneo la poesia che offre il nostro territorio e lascia la sensazione di avere la necessità di visitare quei luoghi, di voler rivivere quella poesia, quel fascino, così zaino in spalla e ci dirigiamo in una delle mete più vicine, Pompei.
L’elemento in comune che si può trovare in quasi tutti i luoghi, che sia l’Anfiteatro o Villa dei Misteri, è la necessità di immortalare il momento o di autoimmortalarsi.
Il più quotato è sicuramente il divino Apollo, sarà fotogenico a quanto pare.
Se si continua a girare poi si arriva alla svendita del Mediterraneo, dove possiamo trovare accumulati in un capanno anfore, statue, ossa, corpi pietrificati sugli scaffali, fregi, cassette con etichette sul contenuto e cocci.
Insomma, questo è il nostro nuovo Mediterraneo!