Essenza stessa del controsenso che risiede nell’esistenzialismo stesso.
Essenziale sì nelle forme, ma esagerato nei volumi. Diverse correnti di pensiero lo definirebbero esagerato ed improponibile, altri lo osannerebbero ad oltranza.
Mentre l’occidente vanta la sua capacità di scovare e supportare talenti, l’Asia, a rilento, ha introdotto sulla scena mondiale, poco alla volta, grandissimi talenti, uno di questi è certamente XIMONLEE, fashion designer della Parsons School.
È proprio il caso di dire “dalla Cina con furore”: il talento immenso e le capacità visionarie gli hanno aperto le porte del menswear internazionale e anche a numerosi riconoscimenti e premi nello stesso campo.
La sua visione di moda va oltre la moda stessa, la moda è come la cucina e lo stilista come un cuoco, le persone hanno bisogno di mangiare bene e di vestirsi bene.
Afferma la sua voglia di spingersi oltre i confini della creatività, di reinventare il passato e di immedesimarsi nel presente.
La sua non è una moda che si ispira a epoche o ad oggetti, è semplicemente ispirata alle persone, ricreando quelle che potrebbero essere le loro storie, immaginandone abitudini, pregi, difetti e vezzi che poi riporta in abiti scultorei, fatti apparentemente di jeans.
L’ispirazione alle sue radici è ben chiara. Coreano nato in Cina, evidenzia lo scontro tra le due culture, sottolineando l’importanza della conoscenza e delle proprie radici.
Le collezioni parlano chiaro: l’amore per le persone, l’amore per la moda, l’amore per il design e soprattutto il rispetto tra le creazioni dell’uomo e quelle della natura.
Ximonlee debutta con la collezione realizzata per la sua tesi di laurea, ispirata ad un viaggio in Russia.
Gli orfanelli Russi si proteggevano dal freddo con abiti oversize e stratificazioni di abiti di qualunque foggia.
Tuttavia, la miscela inaspettata dei materiali sintetici e biologici di questi vestiti ritrovati per strada, non è altro che oggetto d’arte e d’amore.
Su questo si basa tutto il concetto che Ximon ha portato avanti: una sorta di esercito della Salvezza, diversi tipi di tessuti e l’innesto con materiali di riciclo.
Attraverso diversi trattamenti tessili, stratificazioni e sagome convenzionali, Ximon Lee è alla ricerca di un nuovo modo di vestire e di ridefinire il concetto di homeless, adattandolo.