Abbiamo sempre creduto nella bellezza del quotidiano, così come nella capacità dell’arte ─ o forse sarebbe meglio dire nella responsabilità dell’arte ─ di farci percepire questo valore. La capacità di catturare oggetti di uso quotidiano e di presentarli in un modo che è sia bello che sorprendente è la prima cosa che colpisce dei lavori di Won Kim, uno dei nomi emergenti tra i fotografi internazionali.
Dal 2012, Kim ha viaggiato per il mondo armato di macchina fotografica alla ricerca di composizioni di forte impatto visivo: scaffali di libri che assumono la forma di una griglia (la serie si chiama per l’appunto “Grids“); file di sedie e linee di balconi parallele (in “Abstract City”) di colore diverso – immortalate in Giappone, Olanda e a New York ─ dove vive attualmente.
Appare chiara l’intenzione di voler realizzare delle raccolte di immagini che rifuggano le associazioni mentali tradizionali per offrire un’esperienza visiva anomala perché concentrata sul dettaglio e non sull’insieme. Ecco quindi trasparire la voglia di evidenziare il carattere e la semplicità dei singoli edifici ─dettagli che sono normalmente nascosti quando sono raggruppati insieme con altre strutture o quando sono visti dal consueto punto di vista di un pedone.
Una continua ricerca dello straordinario nell’ordinario accompagnato da un rigore geometrico ─ frutto della sua passione per l’architettura contemporanea ─ sono le caratteristiche che rendono le foto di Won Kim la nostra ossessione fotografica della settimana (almeno).