What’s left behind è un progetto fotografico di Alfred Agostinelli e Maria Piana Vittoria Brizio, un ritorno alla natura, dal sud della Norvegia verso il Polo Artico.
Il diario fotografico racconta sei mesi di vita artica verso l’abbandono del mondo civilizzato.
Identità del fotografo e identità del viaggiatore si intrecciano in scatti in cui si osserva un progressivo abbandono all’impalpabile atmosfera artica. Il bianco dei paesaggi si staglia sulla pelle color cacao delle varie identità provenienti dall’Africa centrale. Inevitabile non pensare al tema delle migrazioni già tracciato in luoghi e tempi differenti:
“La stessa via usata dall’esploratore in fuga dalla civiltà ha una duplice natura di sentiero d’accesso all’occidente per chi dalla Siria, in un flusso inverso, discende in Europa varcando la porta del circolo polare artico.”
L’esplorazione di tratte non familiari permette di considerare l’immigrazione come un concetto astratto dall’idea contemporanea e dalle dinamiche di razza ed etnia, analizzandola come un tema legato all’uomo e, nella sua accezione più pura, come la fusione di mondi distanti.
Il corpo del viaggiatore diventa specchio del paesaggio: gli occhi, le mani e la sua figura narrano ciò che lascia alle spalle e ciò che incontrerà.
Dalla collaborazione con Maria Vittoria Piana Brizio, la raccolta fotografica è diventata un progetto editoriale per un master in book design.
La mostra itinerante vedrà una prima fase in una capanna abbandonata sulla cima di una montagna, seguita da una presentazione pubblica del lavoro l’8 e il 9 Luglio a La Conigliera Teatro grazie al collettivo Anagoor e, a fine Luglio, al film festival XII di Lago.
8-9 Luglio at La Conigliera Teatro
22-30 Luglio at Lago Film Fest