Immaginiamo Jan Enkelmann, documentary and travel photographer (di cui vi abbiamo già parlato), che sfreccia per Londra sulla sua bicicletta, una Londra notturna, sorprendentemente deserta, silenziosa, immobilizzata in luci taglienti come lamiere.
Il progetto Lockdown London nasce così, una corsa fotografica in sella ad una bicicletta per eternizzare immagini che mai si sarebbe pensato di vedere, fotografare l’inimmaginabile rendendolo immortale.
Immagini di una Londra inaspettata, sospesa in un tempo lontano dalla frenesia del quotidiano, solitudini notturne, silenzio di un’umanità costretta in casa, incomunicabilità umane, lontananze fisiche, dialoghi interrotti.
“But looking at the set of images I have made over the last weeks, I feel this project has taken on a life of its own. Maybe these photos are less about the lack of human presence and rather about the stillness of a city being allowed a breather to reveal a beauty that often goes unnoticed.”
E poi, dato che Jan si è trovato come molti artisti senza lavoro, ha aderito all’iniziativa #artistsupportpledge ideata da Matthew Burrows che prevede la vendita di stampe di Lockdown London per supportare se stesso ma anche altri artisti:
“The concept is a simple one. You post images of your work to sell for no more than £200 each (not including shipping.) Anyone can then buy the work. Every time you reach £1,000 of sales you pledge to buy another artist’s work for £200.”
Welcome to Carnaby Street deserta è la metafora della fine della società opulenta, l’allegoria di un cambiamento epocale in un’immagine.
Guarda tutta la serie di Jan Enkelmann sul suo sito o seguilo su Instagram.
UPDATE:
Questa serie fotografica è finalmente diventata un libro: Pause. London in lockdown. Potete acquistarlo sul sito di Jan Enkelmann.