Tony Fiorentino, classe 1987, è un giovane artista pugliese, ospite con la sua mostra “Shadows” della galleria di arte contemporanea Doppelgaenger, a Bari dal 6 maggio al 20 giugno.
Dopo un lungo periodo in giro per l’Europa, per la prima volta decide di ritornare nella sua terra d’origine per dar mostra della sua multidisciplinare produzione artistica.
La sua ricerca, appunto multidisciplinare, spazia su diversi fronti, dalla scultura alla fotografia, dal video alle installazioni e alla pittura. Questa varietà la si ritrova nella mostra inaugurata la scorsa settimana a Bari.
Il tema dell’esposizione, proprio come da titolo, sono le ombre, non considerate come elemento intangibile ma trasposizione materica delle opere esposte.
Il filo conduttore di tutti i lavori esposti, è la trasformazione della materia, il riuso di oggetti nati con una funzione differente, che uniti, danno vita ad altri elementi spesso in un equilibrio precario.
Su questo sottile gioco di instabili equilibri l’artista raggiunge una stabilità sinonimo però di trasformazione della materia.
Queste tematiche le ritroviamo in “I like an Arch”, grandi totem costituiti da blocchi di marmo di risulta del cantiere del Duomo di Milano, accatastati in forme libere e in apparente precarietà.
La stessa instabilità è tangibile in “Twins”, un’ancora che fa da contrappeso ad un lampadario.
Il tema della trasformazione si ritrova anche in “Astro”, in cui dei cannelli i bronzo vengono riutilizzati e assemblati tra loro, rimandando il pensiero ad un’immaginifica vegetazione, nata dalla fusione di diversi elementi.
Ancora in “Miselathum Pharallelus”, è leggibile la stessa tematica, questa volta però riferita all’uomo: un busto cavo in bronzo, accoglie al suo interno denti di uno squalo, dando vita ad un personaggio quasi mitologico che divora l’essere umano dall’interno.
Una distesa di candele occupa un intero ambiente rendendolo ricco di spiritualità e pathos.
Le stesse sono state raccolte da diverse chiese prima che venissero riciclate, con l’obiettivo di catturare la sacralità della preghiera bloccandola, che accumulate sono l’espressione atemporale delle speranze e delle aspettative che ciascun uomo proietta in un gesto così semplice come quello del pregare.
In “Candle”, video di quindici minuti, la cera è sostituita dal ghiaccio, che appunto si scioglie passando quasi inosservato e lasciando come unica traccia lo stoppino inutilizzato. L’artista si interroga ancora sul vero significato della materia.
L’ermetismo che caratterizza l’artista si traspone nelle sue opere, lasciando al visitatore l’arbitrio interpretativo. Allineandosi perfettamente col titolo della mostra, il lavoro di Fiorentino, come dice Vittorio Parisi nella sua recensione, sembra esser fatto della stessa materia di cui sono fatte le ombre.
ASS. CULT. DOPPELGAENGER
Palazzo Verrone – Via Verrone, 8 – 70122 Bari
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO: Da maggio a settembre: lunedì/venerdì 17:00 – 20:00
Da ottobre ad aprile: martedì/sabato 17:00 – 20:00
Shadows
Tony Fiorentino
6 maggio – 30 giugno 2014