Immagini che fanno parte di una realtà un po’ surreale, colori forti che squarcerebbero il grigiore che fa da fondo alla giornata più cupa.
Daniel Krzanowski, in arte Krzanoo, davanti al suo pc gioca con l’arte, gioca per l’arte.
Combinazioni tra passato e presente, ordinario e insolito. Cromatismo del tutto nuovo e inusuale. Un modo di vedere del tutto particolare.
Abbiamo fatto una chiacchierata per capirne di più.
Quando hai iniziato ad occuparti di arte?
Creo dall’infanzia. Nel corso del tempo ho cambiato la filosofia di quello che facevo, modificando la tecnica e la materia, le competenze. Inizialmente si trattava di uno scarabocchio infantile, ma con il passare degli anni è diventato più serio, consapevole e più importante.
Com’è nata la tua passione?
Non so cosa esattamente abbia ispirato la mia passione e cosa abbia suscitato in me il desiderio di creare. Sono un autodidatta, quindi con grande probabilità penso di aver chiesto con aria innocente: “Mamma dammi un foglio di carta e dei pastelli!”.
Da dove prendi l’ispirazione per il tuo lavoro?
Ho sempre pensato che la mia unica fonte di ispirazione fosse la mia mente. C’è una varietà di argomenti infinita che sono interessato ad analizzare, esplorare, toccare, passare. È un misto di coscienza e di inconscio, di sacro e di profano, di ieri e di oggi. Credo che non saprò mai rispondere a questa domanda. Forse ho cominciato ispirandomi a qualcuno che consideravo migliore di come vedevo me stesso.
In che modo realizzi le tue creazioni?
Non ho un metodo specifico di azione. Quando ho un’idea cerco il metodo migliore per riprodurre ciò che ho nella mia testa, solo in seguito scelgo la giusta tecnica artistica.
Si tratta di solo lavoro manuale o utilizzi anche software?
Nel mio lavoro prediligo la varietà, che quindi racchiude entrambe le tecniche, sia manuali che con l’utilizzo di software. Per la maggioranza però si tratta di grafica computerizzata.
Come scegli i tuoi soggetti e cosa vorresti comunicare attraverso di loro?
È il soggetto che sceglie per me, per questo affronto temi diversi. Una volta ho scelto temi contemporanei, altre volte temi più storici. Scelgo ciò che penso nel preciso momento della mia creazione, ciò che mi tocca più da vicino. A volte si tratta di problemi gravi, altre volte di banalità. Vorrei che ogni mia creazione fosse spontanea, ma allo stesso tempo consapevole. I miei quadri talvolta sono dotati di interpretazione, altre volte la stessa è sottesa. Io intendo condividere la sensibilità, perché credo che sia contagiosa.
Tra le tue opere si possono notare stili tutti estremamente diversi, sia nella tecnica pittorica che nell’argomento. A cosa è dovuta tale disparità?
Penso che questo sia dovuto alla quantità di pensieri, idee, concetti, interpretazioni, anche se non so se questa disparità possa essere una cosa buona o meno. Forse tutto è dovuto al fatto che il mio lavoro è in divenire, sta cercando la sua forma di espressione, la sua tecnica preferita. Non ne ho idea. Dentro di me esiste una domanda per qualsiasi argomento. A volte voglio dipingere su tela, a volte mi dedico alla pittura digitale. Penso che sia tutto terribilmente caotico, ma mi piace e sono felice che si tratti di opere che esprimano la mia sincerità.
Alcune delle tue opere sono rielaborazioni di grandi maestri, mi riferisco alla “Dama con ermellino” o la “Mona Lisa”. La tua è una visione sarcastica o è semplicemente un’elaborazione personale?
No, il mio non è sarcasmo. Ho voluto rappresentare lo stesso argomento in maniera un po’ diversa. Ciò dimostra quanto sia importante il ruolo svolto dall’arte e come essa modella la nostra coscienza. Anche se la mia creazione è completamente diversa, nonostante sia tendente un po’ ai cartoni animati, tutti potranno vedere nel quadro esattamente l’opera che dipinse Leonardo nel XV secolo. Si tratta di un fenomeno strano, no?
C’è un pubblico particolare a cui ti riferisci?
Lo scopo principale del mio lavoro creativo è l’ uomo, quindi il mio destinatario può essere chiunque.
Puoi guardare gli altri lavori di Krzanoo sul suo sito.