In un contesto storico radicato, in cui il cambiamento è necessario, risulta difficile equilibrare i piatti della bilancia della continuità e della tradizione, oscillanti continuamente tra differenza e identità. Questa è stata la sfida accolta dallo studio Vector Architects che ha ristrutturato la Captain’s House, una casa affacciata sulla costa rocciosa di un villaggio di pescatori della provincia cinese di Fujian. Il primo obiettivo degli architetti è stato quello di garantire la sicurezza della struttura, la quale, nei suoi vent’anni di vita ha subìto gli effetti dell’umidità e dell’erosione del clima marino. Per contrastare le azioni del tempo e dell’ambiente è stato aumentato lo spessore del muro di 12 cm rispetto alla muratura in mattoni originaria, offrendo così una nuova configurazione interna e la possibilità di aggiungere un terzo livello costituito da una copertura voltata in cemento.
La planimetria originaria si presenta con una configurazione rettangolare allungata su due livelli, che sui lati minori si interfaccia con l’orizzonte silenzioso da un versante e con i rumori del porto affollato dall’altro.
Le relazioni tra l’edificio e il paesaggio sono state ridefinite attraverso lo spostamento dei servizi sul lato lungo della planimetria, permettendo così di organizzare gli ambienti principali agli estremi: in particolare, la zona notte affaccia sul porto, mentre la zona giorno diventa un luogo di contemplazione dell’orizzonte.
L’integrazione tra arredi e aperture rende biunivoca la relazione interno-esterno. La morbidezza e il senso di familiarità del legno non solo definiscono le bucature, ma anche piccoli luoghi appartati della casa. Il materiale diventa una scrivania, una seduta, uno scaffale, un contenitore e, allo stesso tempo, la cornice del paesaggio, creando piccoli spazi dove poter studiare, riposare e pensare, avvolti dal calore del legno e dal fascino del paesaggio.
Lo spessore nel quale sono ricavati, si protrae verso l’esterno attraverso delle sporgenze in cemento, contribuendo non solo a concretizzare il senso di continuità, anche attraverso la finitura in legno dell’infisso, ma ad evitare che le acque reflue entrino all’interno dell’edificio.
Gli ambienti interni emanano calore e tranquillità, pochi elementi dal carattere forte: pareti bianche, arredi fissi in legno scuro e arredi mobili in legno chiaro su pavimenti in ardesia bicromi.
Una scala in legno collega i livelli fino a condurre al terzo piano dove si svela un grande spazio voltato. La potenza della matericità del cemento si esplicita nella scansione dei ricorsi orizzontali.
Un ambiente unico in cui il rumore del porto e il silenzio del mare entrano in relazione. Un piano rialzato servito da una scala metallica articola uno spazio definito da pochi elementi nei quali non mancano gli arredi fissi e i piccoli luoghi creati dalla presenza delle finestre scavate nella volta a botte. Una palestra, uno spazio per le attività o per ospitare parenti e amici, una cappella privata, sono illuminati dalla luce proveniente dalle due estremità, filtrata da vetri traslucidi e sistemi frangisole in legno.
La volta è stata costruita in situ a causa dell’accesso limitato dei mezzi di trasporto. Perciò sono stati utilizzati mattoni del luogo, ottenendo una consistenza che richiama i tetti delle case vicine. La forma della copertura, una curva color cenere, individua la singolarità dell’unità abitativa.