Tra i pendii della Valle Baztàn a Nord della Navarra, immerso nei colori della natura e circondato da edifici di mattoni, un misterioso volume color cenere trova ospitalità nel paesaggio della piccola località spagnola. Si tratta della fabbrica farmaceutica progettata da GVG Estudio, una sfida che inizialmente ha suscitato molta preoccupazione tra gli abitanti della valle, timorosi che un edificio del genere potesse turbare la purezza del loro amato paesaggio.
Il nuovo edificio ha una doppia identità. All’esterno la copertura sembra emulare i tetti delle case attraverso le linee semplici e rigide che la definiscono, mentre i diversi piani di profondità stabiliscono un dialogo con i pendii della valle, come se fosse una estensione antropica in primo piano.
La forma, la superficie rastremata, il colore, si adattano al bianco neve dell’inverno, entrando in empatia con quella sensazione di mistero causata dalla distesa di bianco, che nasconde e annulla le forme, fin quando la primavera non ne rivela nuovamente profili e colori.
L’esterno non lascia trasparire quasi nulla, se non lo sfalsamento con il quale sono distribuiti gli ambienti. L’oscurità e la semplicità dell’involucro esterno lascia il posto ai luminosi ambienti asettici dei laboratori, ai quali si accede attraverso porte turchesi.
Nei vani di accoglienza e gli uffici si avverte il passaggio rituale dal nero involucro alla luce degli spazi interni, dove le ampie vetrate in prossimità dell’entrata ricordano ancora di essere immersi nella valle spagnola.