Cambia l’uomo, mutano i luoghi, crescono le città, eppure nonostante i millenni, il nomadismo di un passato ormai lontano non è mai scomparso. La quotidianità dell’uomo odierno è cambiata negli ultimi decenni e una parte della popolazione mondiale non è più legata ad una fissa dimora, un nomadismo di tempi ormai distanti, ma che oggi si ritrova nel “nomadismo urbano”. Ma in che modo lo spazio urbano delle città odierne può accogliere questo fenomeno così diffuso?
Lo studio finlandese Casagrande Laboratory, ha immaginato di riappropriarsi delle terre di nessuno delle città, cannibalizzate dalle automobili, per creare una “grotta temporanea” dove ospitare i nomadi del nostro tempo. Il direttore dello studio, Marco Casagrande, osserva stupito che nonostante ci sia la volontà di diminuire l’uso dell’automobile, le strade sono concepite seguendo il suo modulo. Pensando all’inarrestabile flusso di abitanti, ogni spazio urbano è occupato dalle automobili. Estremizzando il pensiero, sembra che la città non sia progettata per le persone, ma per le auto. E partendo da questa provocazione lo studio ha ideato Tikku, un micro appartamento pensato sulle dimensioni di un parcheggio.
Il piccolo rifugio, perciò, è dimensionato sulla base di un modulo di 2.50 mt x 5.00 mt, il quale può essere riconfigurato in diversi modi, e dare vita ad un oggetto urbano più complesso.
Tikku non ha bisogno di fondazioni per essere edificato sull’asfalto, è dotato di una scatola di sabbia che equilibra l’edificio. I moduli spaziali sono costituiti da legno reticolato CTL, il quale, cinque volte più leggero del cemento armato, consente alla struttura di acquisire prestazioni essenziali. Lo spessore delle pareti varia dai 10 cm ai 20 cm ed è sufficiente per l’isolamento termico durante le stagioni fredde. Inoltre la flessibilità del materiale permette alla struttura di reagire in caso di terremoto.
L’installazione può essere montata in una sola notte, offrendo nell’immediato privacy, sicurezza e comfort. La presenza dei pannelli solari, dei servizi igienici e dell’acqua dolce, rendono il rifugio autosufficiente, mentre servizi come doccia, sauna, lavanderia e ristoro vengono soddisfatti dalla città. Pensato per l’uomo dinamico che si serve dell’ambiente circostante per soddisfare i propri bisogni, Tikku accoglie la sintesi di esigenze che la città spesso non può offrire attraverso le sue infinite combinazioni spaziali. Il primo prototipo, costruito per la Helsinki Design Week, è stato pensato su tre temi principali: riposo-lavoro-relax.
Una piccola scala esterna indica l’accesso al rifugio, il cui piano di calpestio è a 50 cm dalla quota della strada. Il piano terra arredato in stile nordico, ospita l’area riposo ed una scala interna in legno conduce al primo livello, ideato sul tema del “futuro del lavoro” in collaborazione con la sponda finlandese di investimento immobiliare. La quiete generata dal delicato contrasto del colore delle pareti e del pavimento, in armonia con gli arredi, rende gli interni accoglienti, mentre le grandi vetrate consentono una illuminazione diurna omogenea. Il secondo livello racchiude l’area relax, una serra contenente piantagioni di Plantagen dal quale ammirare la vita della città che scorre, comodamente seduti. Prima di pensare al prossimo viaggio.