Un mondo invaso da una tecnologia sempre più aggressiva.
Un mondo sempre più grigio, cupo.
Un mondo dove esiste sempre meno spazio per riflettere e respirare profondamente.
Trascinati dalla frenesia quotidiana, improvvisamente siamo colti da un senso di malinconia e ci fermiamo di fronte a ciò che ci resta del patrimonio di madre natura, e, incantati, abbiamo finalmente modo di sognare. Il nostro sogno ci porta in un mondo incantato, foderato di verde, di piante, di alberi e fiori, dal profumo di terra e di natura.
È l’intenzione di Natural Recall, un progetto di comunicazione internazionale no-profit che nasce dalla collaborazione tra “CO.Me”, studio di comunicazione con sede a Treviso, e “GTower”, studio di progettazione visiva di Milano, con l’immancabile supporto di partner tecnici, quali Favini, Ditre Arti Grafiche, Qwerty Studio e Smack Comunicazione.
L’inaugurazione della mostra si terrà a Venezia, allestita presso la Serra dei Giardini, in viale Giuseppe Garibaldi 1254, e sarà visitabile dal 22 Novembre al 31 Dicembre.
Obiettivo di Natural Recall è quello di re-instaurare un rapporto con la natura, ricreando un’affinità, per un certo periodo persa, ma che adesso è necessario recuperare. Ciò che più interessa, però, è la possibilità di concepire per la prima volta un vero e proprio rapporto con la natura. Un rapporto che finalmente non si ferma all’osservazione, ma si allarga alla condivisione di spazi e segnali. Il mondo “vegetale” non è più “vegetale” nell’accezione del termine che noi siamo soliti dare, ovvero fermo in se stesso, ma sembra emanare segnali, emergere dal suo silenzio per condividere sensazioni e donare emozioni.
Se da tempo, infatti, l’osservazione delle piante aveva consentito di conoscere la loro capacità di analizzare lo spazio abitativo, di appropriarsene, di guadagnare luce e nutrimento, i recenti studi dimostrano che quelli che noi chiamiamo vegetali, sono in realtà dotati di una quindicina di sensi che consentono loro di contrastare la forza di gravità, calcolare i campi elettromagnetici e l’umidità, analizzare numerosi rapporti e gradienti chimici e fisici. Gli esseri primordiali, insomma, ci dimostrano di essere più evoluti di quanto comunemente pensiamo.
“Natural Recall, le affinità elettive con la natura”, riunisce in sé 42 opere, selezionate attentamente tra un centinaio di proposte raccolte da Giugno 2014, comprendenti lavori di infografica, fotografia, grafica e illustrazione.
Veri e propri poeti d’immagine, che con la propria ricerca sono stati in grado di decantare gli spettacoli offerti dalla natura e il loro rapporto con essa, usanze e credenze dei propri paesi di origine. Storie, racconti, immagini provenienti dalla Cina, dall’Argentina, dall’Australia, dal Sud Africa, regalano un resoconto di ciò che possiamo ancora vivere e apprezzare della natura stessa. I lavori esposti saranno poi raccolti e pubblicati nel Calendario 2015, accompagnati da riflessioni, pareri di esperti designer, antropologi, architetti del paesaggio, che contribuiscono ad un lavoro pieno, prezioso e completo.
Una mostra itinerante che toccherà diverse città, assecondando un progetto di crescita internazionale che vede l’Uomo in comunicazione con il mondo, la natura, le emozioni, in un dialogo aperto, destinato ad espandersi.